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Le novità del Decreto ecobonus ed “Energia quasi zero”

La Camera ha recentemente approvato la legge di conversione del DL 63/2013 al fine di prorogare le detrazioni per la riqualificazione energetica e la ristrutturazione degli edifici, introducendo il bonus mobili ed elettrodomestici e recependo al tempo stesso la Direttiva ‘Edifici a energia quasi zero’.

Dal 2014, quindi, è altamente probabile una stabilizzazione delle agevolazioni fiscali per la casa.
Un emendamento a firma Stefano Allasia (Lega) ed Ermete Realacci (PD) prevede che entro il 2013 saranno definite misure e “
Gli incentivi saranno finalizzati a favorire la realizzazione di interventi per il miglioramento, l’adeguamento antisismico e la messa in sicurezza degli edifici esistenti, ma non solo:

Una particolare attenzione viene dedicata all’efficienza idrica e al rendimento energetico. Le nuove regole e le nuove aliquote saranno definite tra qualche mese, probabilmente con la Legge di Stabilità 2014.

La detrazione fiscale per la riqualificazione energetica degli edifici, salita dal 55% al 65%, è fruibile dal 6 giugno 2013 (data di entrata in vigore del DL 63/2013) fino al 31 dicembre 2013 per i privati. I condomìni avranno invece tempo fino al 30 giugno 2014.
Le tipologie di intervento soggette alla detrazione sono le stesse che già beneficiavano del precedente limite al 55%: impianti di riscaldamento, a pompa di calore e geotermici,

A questi si aggiungono i lavori preventivi, con aliquota del 65% e fino ad un massimo di spesa di 96.000 euro, per l’adeguamento antisismico degli edifici adibiti a prima casa ed anche per le attività produttive che si trovano nelle zone sismiche ad alta pericolosità, ad oggi il 38% del territorio italiano.

Per le altre tipologie di immobili inclusi, rimane invece valida la detrazione del 50%.
Dal 2014 saranno detraibili, inoltre, le spese per schermature solari, micro-cogenerazione e micro-trigenerazione e gli interventi di efficientamento idrico e per la sostituzione delle coperture di amianto negli edifici, nonchè quelle per l’installazione di impianti di depurazione delle acque da contaminazione, nei comuni dove è stato rilevato il superamento del limite massimo di tolleranza stabilito.